Art in pills e storiuncole Thomas Struth e Nature & Politics al Mast di Bologna
di Viviana Filippini, in Arte, Blog, del 5 Feb 2019, 11:49
Art in pills e storiuncole Thomas Struth e Nature & Politics al Mast di Bologna
Le fotografie di Thomas Struth al Mast di Bologna fino al 22 Aprile
Thomas Struth NATURE & POLITICS è la nuova mostra ideata e promossa dalla Fondazione MAST di Bologna, ad ingresso gratuito e visitabile fino al prossimo 22 aprile.
Protagonista Thomas Struth e la serie di fotografie da lui scattate dal 2007, con protagonisti i siti industriali e di ricerca scientifica di tutto il mondo che incarnano l’avanguardia, la sperimentazione e l’innovazione nelle attività umane.
Nelle 25 fotografie di grande formato, posizionate nella esposte nella PhotoGallery del MAST, è come se Thomas Struth prendesse per mano lo spettatore per accompagnarlo alla scoperta di quei luoghi lavorativi (una sorta di dietro le quinte) molto spesso inaccessibili al pubblico. Questo gli permette di mostrare un’insolita e sconosciuta porzione del mondo che si trova dietro all’innovazione tecnologica.
Ed ecco che negli scatti compaiono laboratori di ricerca spaziale, impianti nucleari, sale operatorie, piattaforme di perforazione, tutti fotografati con scrupolosa attenzione, accompagnata ad una buona dose di sana curiosità che ci porta alla scoperta delle più dettagliate caratteristiche degli ambienti e delle infrastrutture che i ricercatori e le persone non vedono.
Struth ci conduce alla scoperta di un’insolita dimensione di ciò che nascosto nella società contemporanea, come se con la sua indagine estetica, sull’innovazione e sulla complessità delle strutture nascoste di queste macchine volesse mostrarci la potente forza e influenza che le tecnologie avanzate hanno sulla nostra stessa esistenza.
Come spiega Urs Stahel, curatore della mostra: “Con la consueta precisione e meticolosità e con una spiccata sensibilità estetica, Thomas Struth realizza grandiose immagini del mondo della ricerca contemporanea e dell’alta tecnologia. Attraverso le sue fotografie siamo in grado di percepire tutta la complessità, la portata, la forza dei processi, ma anche di intuire il potere, la politica della conoscenza e del commercio che essi celano. Col tempo impariamo a dare un nome alle singole parti di questi processi, ce ne appropriamo integrandoli nel mondo che conosciamo, ma il nesso complessivo sfugge alla nostra comprensione e non ci resta altro che un grande stupore, a volte divertito, di fronte all’alterità straniante di questi ‘ingranaggi’ ipertecnologici del presente e del futuro.”
Non è tutto perché Struth crea un qualcosa del tutto opposto alla tecnologia nascosta, principale protagonista delle sue foto. Infatti al livello Zero della Gallery, c’è il video proiezione Read This Like Seeing It for the First Time, realizzato nel 2003, nel quale l’artista rappresenta il lavoro umano e le abilità che gli umini hanno nel lavorare con precisione manuale e artistica.
Il video ruota attorno a cinque lezioni di chitarra classica svolte da Frank Bungarten nell’Accademia musicale di Lucerna, e si concentra sull’interazione puntuale tra insegnante e studenti, sullo scambio vitale e fondamentale tra insegnamento e apprendimento, tra il dare e il ricevere. – Nella foto Golems Playground– (viviaf)