Se Dio vuole: il ritorno dell’autentica commedia all’italiana
“Non sa nulla, il cuore; lui pompa, è la sala macchine. Serve solo a tenere la nave in movimento, non sulla giusta rotta.” Se questa frase non fosse stata scritta da Herman Koch in Villetta con piscina, l’avrebbe potuta utilizzare Edoardo Falcone, sceneggiatore di Nessuno mi può giudicare e Ti ricordi di me?, per dar voce al cinico cardiochirurgo protagonista di Se Dio vuole, il suo primo film da regista, nelle sale dal 9 aprilecon01 Distribution. “Volevo fare un film che raccontasse in maniera divertente e dissacrante la realtà che ci circonda. Da sempre sono un appassionato della commedia all’italiana classica. Per quanto mi riguarda Monicelli, Risi, Germi e Scola sono un punto di riferimento imprescindibile. Ma anche gli sceneggiatori che hanno scritto con loro: Age, Scarpelli, Maccari, Sonego, Vincenzoni e via dicendo. Per questo cercavo un’idea diversa che non fosse la solita commedia romantica, né tantomeno il tipico film comico farsesco e macchiettistico”.
Prodotta da Wildside e Rai Cinema, la pellicola affronta il tema del divino con intelligenza e riporta sul grande schermo una delle coppie più affascinanti del cinema italiano, quella composta da Alessandro Gassman eMarco Giallini. È proprio quest’ultimo ad interpretare Tommaso, lo stimato cardiochirurgo che considera il cuore solo come un muscolo e nulla più. Da affermato uomo di scienza qual è, Tommaso fa esclusivo affidamento sulla razionalità ed è circondato da una famiglia che sembra andare nella direzione opposta: la moglie Carla (Laura Morante) è una insoddisfatta casalinga i cui soli interessi sono l’alcol e le adozioni a distanza, e la figlia Bianca (Ilaria Spada) è una trentenne apatica e poco perspicace di cui Gianni (Edoardo Pesce) è il degno compagno. Unico erede meritevole di nota è Andrea (Enrico Oetiker), il figlio maschio che sta per laurearsi in medicina e seguire l’esempio del padre. Ma è anche quello che mette definitivamente in crisi il precario equilibrio famigliare, quando rivela a tutti, governante compresa, di voler diventare prete. Ispirato dall’insolito don Pietro (Alessandro Gassman), con trascorsi da galeotto e un carisma alla Sister Act, Andrea afferma di aver finalmente capito che “L’importante è amare”, e si aspetta comprensione dai suoi cari. Tommaso, invece, ateo convinto e, proprio per questo, disposto a tollerare un figlio gay, ma non sacerdote, ingaggia famiglia e colleghi in una lotta contro don Pietro, colpevole di aver traviato suo figlio. Una battaglia che si trasformerà in un’amicizia tra i due, e sarà lo spunto di cambiamento per ogni personaggio.
Tra dialoghi brillanti e un cinismo divertente,Se Dio vuolepare davvero meritare il titolo di commedia all’italiana nell’accezione migliore: sia per la qualità della sceneggiatura, che per Gassman rimane l’unico motivo per cui accetta di fare film, sia per la moderatezza con cui tratta l’argomento della fede religiosa, passando dalla definizione della Chiesa come l’istituzione “più oscurantista della Storia” all’esigenza di un sacerdozio efficace da svolgere in mezzo alla gente. È lo stesso Gassman a sottolineare, in abito da prete, a Che tempo che fa che “don Pietro è uno di quei preti che si sporcano le mani, di quelli che mi piacciono molto e lo dico da non credente, con molto rispetto”. Lo stesso rispetto su cui questo film invita a riflettere, quello verso se stessi, verso gli altri e verso la dimensione spirituale intesa come la tensione dell’essere umano a qualcosa di più elevato della realtà materiale che lo circonda.
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Elena Savani
Elena Savani, nata nel 1983. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze della Formazione presso l’Università degli studi di Bologna e ha collaborato per diversi anni con alcune case editrici sui temi moda e design. Attualmente si occupa di una rubrica dedicata alla cultura per un circolo ricreativo.