10 cantautori con cui non rimpiangeremo De Andrè

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Quando si parla di cantautori italiani si tocca sempre un tasto delicatissimo, quasi tabù. I nomi che subito vengono in mente sono mostri sacri, leggende del loro campo, che in linea di massima trovano l’approvazione di un vastissimo pubblico. Abbiamo quindi, tra gli intoccabili, autori come: De Andrè, Gaber, Jannacci, Ciampi e Guccini; artisti di livello altissimo che attraverso la loro musica hanno saputo creare e diffondere cultura, intellettuali di tutto rispetto che facevano della musica un mezzo per comunicare idee, satira, poesia e soprattutto bellezza.
Quando si parla di questi artisti provando a confrontarli con i cantautori di oggi, anni 2000, ci s’insinua sempre in un territorio impervio e difficile da percorrere.
Vogliamo, però, provarci proponendo dieci cantautori di nuova generazione a nostro parere validi e che a lungo andare faranno parlare di sé senza farci rimpiangere i grandi nomi del passato.

Iniziamo subito con un napoletano classe ’84: Giovanni Block, Premio Tenco 2007 come miglio autore emergente, vincitore di Musicultura 2009, primo posto al premio Fred Buscaglione nel 2010 e nel 2012 finalista di nuovo al Premio Tenco per la migliore “Opera Prima”. All’attivo ha un EP e un CD.
Proseguiamo con Diodato, cantautore proveniente da Aosta, classe ’81. Due album all’attivo e un singolo uscito nel 2015; diventato famoso per aver vinto nel 2014 il premio giuria di qualità del Festival di Sanremo e nello stesso anno il premio Deezer come miglior artista dell’anno.
Da Mantova, abbiamo invece Elia Billoni, in arte Dino Fumaretto, un novello Gaber che nel 2010 ha vinto il premio “Isabella D’este” per il miglior progetto di teatro canzone. All’attivo ha tre album e numerosi EP tra cui l’ultimo uscito proprio quest’anno.
Torniamo al sud per parlare di Claudio Domestico, in arte Gnut, cantautore napoletano di tutto rispetto. Tre album all’attivo e nessun premio vinto, ma la sua musica lascia il segno e si avvale di collaborazioni importanti tra cui Mattia Boschi e Rodrigo D’Erasmo; inoltre Gnut può contare su ottime recensioni a livello nazionale che hanno saputo apprezzare la poesia della sua voce e dei suoi testi.
Tra i nomi più conosciuti nel panorama musicale italiano abbiamo Dente, Giuseppe Peveri. Vincitore del Premio Italiano della Musica Indipendente per il miglior album Io tra di Noi nel 2011, scrittore, musicista e show-man. All’attivo ha cinque album, numerosissime collaborazioni e tre EP.
Brunori S.r.l. conquista un posto d’onore grazie al Premio Ciampi del 2009 e al premio Musica da Bere come artista emergente nel 2012. Tre CD all’attivo e uno spirito cantautoriale innato.
Tra i big inseriamo anche Alessandro Mannarino, premio PIMI del MEI come miglior artista indipendente dell’anno nel 2014 grazie al disco Al Monte. Tre album all’attivo e uno modo di fare e comporre irriverente e sarcastico.
Erica Mou, un vero caso musicale che nel 2012 riceve al Festival di Sanremo sia il Premio della critica Mia Martini che il Premio della Stampa, Radio e Tv sezione giovani. Nel 2011 suona accanto a Caparezza e Subsonica all’Hit Week Festival negli Stati Uniti. Cinque album alle spalle e una voce più unica che rara.
Tra i vari nomi aggiungiamo Andrea Appino, leader degli Zen Circus che anche da solista sa farsi rispettare eccome. All’attivo due album, l’ultimo uscito nel 2015 e un premio Tenco nel 2013, conquistato grazie al primo disco, che di certo parla da sè.
Ultimo ma non per importanza Fabrizio Moro, vincitore della categoria giovani nel 2007 al Festival di Sanremo, nel 2013 premio Pivi per il brano Pensa e nel 2015 menzione speciale al Premio Lunezia. Ben otto album all’attivo e una carriera da cantautore attivista ancora lunga innanzi a sé.

La nostra selezione non si pone l’obiettivo di comparare i cantautori contemporanei a quelli del passato, ma nasce con l’intento di accendere i riflettori sugli artisti che hanno il potenziale per poter raggiungere, in futuro, il livello e la fama dei grandi.
Ovviamente per fugare ogni dubbio basta armarsi di cuffie e ascoltare i musicisti da noi suggeriti.